Dietrofront di Cassara'

Sono diverse le ragioni che hanno portato il Cassa a inserire la retromarcia. Da parte mia resta la consapevolezza che in questi mesi, date le condizioni, più di quanto fatto sarebbe stato impossibile fare. Del resto, avendo dovuto lavorare in questo percorso privi dell’appoggio del CT Cipressa, i sacrifici che avrebbe dovuto sostenere in futuro oltre a quelli già sostenuti in questi mesi, si sono materializzati davanti ad Andrea come un ostacolo troppo grande da affrontare, che lo avrebbero costretto, per di più, a dover rivedere molte cose anche della sua vita personale. Inoltre, il ritorno in Italia (già dai primi dell’anno, ndr) del suo M° Massimo Omeri, gli aveva acceso il pensiero sull’ipotesi di poter tornare a lavorare con lui. Un pensiero col quale era difficile, per lui, poter convivere.

 

Personalmente, ho compreso benissimo le ragioni del suo disagio e francamente credo che se ha sentito dentro di se questa esigenza ha fatto benissimo a tirarla fuori subito, senza far passare troppo tempo.

 

Un rapporto decennale come il loro, sono certo farà presto a tornare quello di prima. Andrea riavrà l’occasione di farsi seguire da qualcuno in modo totalmente dedicato, ventiquattro ore al giorno sette giorni su sette. Aspetto che io, per ovvie ragioni, non gli avrei mai potuto garantire. Per me resta un’esperienza costruttiva che mi ha offerto molti spunti.

 

Da oggi, Andrea torna a essere in pedana un avversario da battere al quale, unitamente al suo Maestro, va il mio personale in bocca al lupo!